IRASE ritiene centrale il ruolo della formazione nel contrasto alla violenza e per questo da anni si impegna per promuovere nelle scuole l’educazione alla parità e al rispetto per favorire una nuova generazione fatta di uomini e donne in grado di vedere nella diversità un valore e non un fattore di discriminazione.
L’emergenza della violenza di genere è questione strutturale del nostro Paese che affonda le sue radici anche nella cultura spesso impregnata di una visione maschilista di possesso verso le bambine, le donne, le anziane.
La scuola, quindi, diventa il luogo fondamentale per invertire questo processo sociale, capovolgendo il paradigma per costruire una nuova relazione tra i generi basata sul rispetto, il dialogo, la parità.
In tutti questi anni IRASE si è sempre speso su questi temi e continuerà a farlo. Proprio nell’ultimo anno abbiamo anche partecipato, insieme a UIL Scuola e UIL, ad un progetto europeo, finanziato dalla Commissione Europea per lo sviluppo di nuovi modelli educativi nella fascia 0-6, negli anni in cui inizia lo sviluppo educativo e in cui è possibile davvero fare la differenza.
Ma non solo, serve un approccio educativo che copra tutte le fasce d’età, da quelle più piccole fino alle scuole superiori con percorsi didattici in grado di far emergere una nuova pedagogia delle differenze, in chiave positiva, finalizzata alla costruzione di una parità di genere effettiva ed efficace. Una necessità da affrontare anche in chiave multidisciplinare unendo ad esempio storia, letteratura e storia dell’arte, facendo scoprire le figure femminili di cui la storia, anche scientifica è piena. Stimolare la coscienza critica di studenti e studentesse al fine di promuovere la concezione per cui uomini e donne devono avere stessi diritti, stesse libertà, uguali opportunità.
Il 25 Novembre ci ricorda che ancora troppe donne perdono la vita perché esiste una violenza maschile che punta ad opprimerle. Noi diciamo NO a questa violenza e ribadiamo che l’impegno deve necessariamente partire dalle scuole. Affinché 25 non sia solo una data ma un impegno per tutto l’anno.