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INCONTRO MIUR – FONADDS

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  • Articolo pubblicato:Dicembre 9, 2019
  • Categoria dell'articolo:News

Il 27 Novembre 2019 il Dott.  Davide D’Amico ha riunito il FONADDS per parlare degli esiti della formazione, per il triennio 2016/2019 e della stipula del contratto integrativo PNF . Presente per l’IRASE , la Presidente, Mariolina Ciarnella

 Per la stipula del contratto integrativo PNF, dopo un confronto su Obiettivi e finalità della formazione e criteri per la ripartizione delle risorse, Il Miur è venuto incontro alle esigenze dei sindacati e a quelle emerse nell’ultimo incontro con il FONADDS, soprattutto in riferimento alla richiesta inoltrata di dare alle scuole la possibilità di gestire anche in autonomia i percorsi di formazione. Il 40% delle risorse sarà assegnato per la formazione di ambito e il 60% per la formazione delle singole scuole, che potranno anche mettersi in rete. L’assegnazione delle risorse sarà comunque affidata agli ambiti per la sola gestione finanziaria. Il collegio dei docenti tornerà a essere promotore delle iniziative di formazione in riferimento al piano di formazione (inserito nel PTOF) e alle indicazioni del Piano annuale.

Le singole scuole con fabbisogni specifici possono attivare formazione in merito, ma a causa del ridotto budget ( si ipotizza intorno ai 2500/3000 euro a scuola) sarebbe positiva la costituzione di reti di scopo per la formazione.

Attualmente i finanziamenti per la formazione si muovono su due esercizi: in un anno finanziario sarà erogato il 50% come acconto e in quello successivo l’altro 50% per il saldo. Ciò implica che le singole scuole dovranno rendicontare alla scuola polo che a sua volta dovrà rendicontare al MIUR.

Il finanziamento sarà di circa 3.000 euro a scuola. Le iniziative formative vanno indirizzate ai soli docenti perché il personale ATA non è compreso per l’utilizzo di questi fondi. Per quanto riguarda questo personale vanno trovati fondi con la L. ex 440.  Si prevede un monitoraggio che verrà fatto in collaborazione con l’INDIRE.

Sono stati rinnovati i percorsi formativi, prevedendo anche modalità di autoformazione: formazione tra pari, gruppi di approfondimento e miglioramento. Questi i macro-temi che il tavolo ha ritenuto utili per attuare le finalità del PNF:

  • Sostenere la ricerca educativa per migliorare la didattica e gli ambienti di apprendimento
  • Promuovere opportunità di crescita professionale e della comunità

MACRO TEMATICHE

  • Sicurezza miglioramento agli apprendimenti e contrasto insuccesso
  • Riforme
  • Trasparenza
  • Competenze disciplinari, didattiche e metodologiche
  • Ambiti trasversali: competenze di cittadinanza, intercultura, didattica inclusiva, elaborazione curricolo verticale
  • Didattiche innovative e per competenze
  • Dimensioni organizzative
  • Ricerca
  • Valutazione allievi e di sistema
  • Alunni dell’infanzia
  • Percorsi di orientamento
  • Accompagnamento agli istituti professionali

All’ art 2 il nuovo CCNL integrativo prevede che il piano di formazione, in coerenza con gli obiettivi del PTOF e considerate anche opzioni individuali, possa presentare iniziative progettate in collaborazione con Università, associazioni professionali, enti accreditati che operano sul territorio.

 

DATI USO CARTA DEL DOCENTE

a.s. 16/17 sono stati spesi 256 milioni di euro

a.s. 17/18 ⇨351 milioni

a.s. 18/19 ⇨317 milioni

E’ cresciuta la spesa con carta del docente per la formazione.

Per lo sviluppo professione e l’acquisto di libri sono stati spesi:

16/17 ⇨ 57 milioni  pari al 21%

17/18 ⇨ 91 milioni pari al 26%

18/19 ⇨ 95 milioni pari al 30%

SOFIA

Le cifre:

363.748 docenti (45%) risultano registrati in piattaforma SOFIA

668.000 mila iscrizioni a corsi – cifra abbastanza rilevante sui tre anni scolastici.

49.000 corsi pubblicati circa.

5.400 le scuole che hanno pubblicato iniziative formative su SOFIA

11.4000 le iniziative direttamente collegate al piano di formazione triennale

Nell’ a.s. 18/19 erano presenti 30.000 edizioni a catalogo e 231.000 iscrizioni a iniziative formative.

Nel 18/19 si sono avute 190.000 risposte complete ai questionari sui 220.000 docenti che hanno partecipato a percorsi formativi.

Il questionario sulla soddisfazione del docente permette di sapere esattamente come sono andati tutti i corsi.

Ci si sofferma su le domande:

  • Il corso ha risposto alle sue aspettative? Questo indicatore ha avuto un valore pari al 83% di risposte positive
  • Quanto ha appreso in merito a contenuti/metodi/ecc? Il corso ha avuto ricadute sulla didattica? Il 73,8% ha risposto si

Vanno sollecitati gli insegnanti a fornire il feedback della formazione praticata compilando il questionario. Le domande sono abbastanza standardizzate e consolidate nel tempo.

Rispetto alle altre proposte del FONADDS:

Per le altre proposte del FONADDS:

  • formazione iniziale: non è di competenza del dirigente D’Amico.
  • valorizzazione dello sviluppo professionale – non è un tema affrontato dai sindacati.

Occorre cercare di fare cultura a livello territoriale e D’Amico si augura che nel prossimo contratto ci sia spazio per la valorizzazione professionale.

Infine, si prevede la pubblicazione su SOFIA di corsi rivolti anche al personale ATA ed educativo che potrà registrarsi in SOFIA.

E’ di oggi una circolare per la formazione sul sostegno. Nelle scuole sono erogati 900.000 euro per la formazione dei docenti sul sostegno a causa della presenza di moltissimo personale non specializzato per lo svuotamento delle graduatorie.

E’ stata predisposta una misura che prevede una formazione di secondo livello per i coordinatori dell’inclusione (uno per ogni scuola). Questi coordinatori devono poi fare un’attività di accompagnamento per i docenti sprovvisti di titolo impegnati su posti di sostegno.  In questo caso le risorse vengono assegnate non per la formazione ma per l’inclusione.

Al momento del confronto , la Presidente dell’Irase, , incentra la sua riflessione sullo SVILUPPO PROFESSIONALE DOCENTE e per questo dovremmo portare i docenti alla costruzione di una forma mentis che consenta loro di considerare la  formazione non un dovere da assolvere in vista di riconoscimenti di carriera o di emolumenti, ma un diritto per un personale progetto di crescita professionale. Tra le altre cose , sottolinea lo  scollamento tra la formazione degli aspiranti docenti presso le Università e la formazione che è poi richiesta nel mondo del lavoro e , nel nostro caso,  ai docenti. Spesso sono le Università a essere molto auto referenziali. È importante, quindi, creare una maggiore sinergia tra Università, Scuole – Mondo del lavoro. Questo porta anche alla necessità di una rivisitazione dell’Orientamento sia in uscita dalla scuola media inferiore sia dalla scuola media superiore.