Quest’anno per celebrare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne IRASE parteciperà al 5° CONVEGNO INTERNAZIONALE “
Chi dice donna…dice donna “ AMBIENTE DONNA: DAL CLIMA ALLA SALUTE che si terrà nei locali dell’Abbazia di Casamari, in provincia di Frosinone, con il coinvolgimento dei docenti e degli studenti della Scuola Media , il Liceo scientifico e il Liceo Classico dell’Istituto San Bernardo
Il Convegno è stato organizzato insieme all’Università di Tirana, Università La Sapienza di Roma, Università de l’Aquila, Università di Tor Vergata, Università di Firenze, Asl di Frosinone e l’Assessorato all’ambiente della Regione Calabria, nella persona del Colonnello Sergio De Caprio.
Il tema del Convegno “Ambiente donna: dal clima alla salute” nasce dalla consapevolezza che un processo di sostenibilità ambientale non può prescindere da concrete iniziative politiche volte a rimuovere le gravissime discriminazioni economiche, giuridiche, sociali e culturali che ancora sussistono tra «generi e generazioni.
Nella strategia complessiva assumono una portata incisiva e prevalente la difesa dei diritti fondamentali della persona e la lotta alla violenza nei confronti delle donne.
Per quanto riguarda la parità di genere e del ruolo delle donne, infatti, se ne parla tanto e tanto è stato fatto, almeno in superficie, al punto da sembrare quasi superfluo ribadire il concetto che le donne abbiano pari diritti e pari opportunità degli uomini. Eppure dalle cronache quotidiane sappiamo che ai progressi culturali non sono seguiti i fatti, se ancora sono tanti i femminicidi, se la disparità di reddito nelle stesse posizione lavorative è ancora grande, se i ruoli apicali o manageriali sono di fatto riservati agli uomini, se la povertà è più forte tra le persone anziane di sesso femminile che di quello maschile. Per il prossimo futuro, il raggiungimento effettivo della parità di genere è l’obiettivo strategico e cruciale per il conseguimento di tutti gli altri.
Già nel secolo scorso pensatrici e filosofe si sono battute per l’uguaglianza di genere:
la presenza delle donne non è un obiettivo numerico, un traguardo liberale, ma l’indispensabile presupposto per perseguire gli altri obiettivi di bene comune: clima e cura del pianeta, lotta alla povertà, pace e giustizia, tutela dei minori e delle persone fragili, comunità e città sostenibili, consumo responsabile.
Una presenza femminile che sia responsabile e decisionale, effettiva e indipendente, rispettata ed accolta, può essere la strada per un nuovo sguardo sul mondo, sulla natura, sull’economia, sulla società, sulla vita, capace di correggere molte di quelle storture, create da uno sguardo solo maschile sul mondo, e quindi parziale, che hanno portato ad un progresso accelerato ma umanamente insostenibile.
Occorre anche coltivare e sviluppare identità e soggettività al femminile. I valori di cui le donne sono portatrici non sono sufficientemente riconosciuti e apprezzati, anche dalle stesse donne. Però sono valori di cui il mondo oggi ha urgente bisogno, visto che l’attuale modello di sviluppo ha decretato universalmente il suo fallimento, mostrandosi insostenibile per il genere umano.
Tutto ciò ci aiuta a comprendere più a fondo perché la parità di genere sia un obiettivo strettamente collegato all’idea di «sviluppo sostenibile», non solo per il rapporto di dominio e sfruttamento sulla natura, che ha provocato i noti cambiamenti climatici ma anche per l’accentuarsi dei conflitti e delle guerre dovute alle enormi disuguaglianze economiche, per i flussi migratori determinati dall’impoverimento naturale di interi territori del pianeta, per un modello economico e uno stile di vita incompatibile con la salute, con lo sviluppo demografico, con il rispetto dell’ambiente, con il patto tra generazioni.
La presenza delle donne non è un obiettivo numerico, un traguardo liberale, ma l’indispensabile presupposto per perseguire gli altri obiettivi di bene comune: clima e cura del pianeta, lotta alla povertà, pace e giustizia, tutela dei minori e delle persone fragili, comunità e città sostenibili, consumo responsabile.
Non è più in gioco solo una questione di diritti di una parte del genere umano, ma di responsabilità da condividere insieme per un futuro migliore.
Mariolina Ciarnella – Presidente Irase Nazionale