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2 Giugno 2021 – Piero Calamandrei e la magia pedagogica della nostra Costituzione

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  • Articolo pubblicato:Giugno 2, 2021
  • Categoria dell'articolo:News

E’ innegabile che la pandemia ci abbia cambiato, che ci abbia fatto perdere la passione, l’entusiasmo nel fare le nostre cose. In occasione della festa del 2 Giugno, a nome di IRASE Nazionale, rivolgo a tutti voi un augurio affinché l’entusiasmo e la passione vengano trasferiti all’Italia dei valori, dei diritti, dell’integrazione e della solidarietà.

Si dice spesso che i giovani di oggi siano svogliati, poco intraprendenti, pigri e disinteressati alla costruzione del vivere civile, forse perché, spesso, non sono invogliati dalla Scuola che ha questo tra i doveri: formare il cittadino del futuro. La scuola dovrebbe essere il primo strumento di riscatto, di rivincita, ed “Educare alla democrazia” è un passo importante per formare dei cittadini che agiscono e soprattutto collaborano tra loro.

Quando John Locke, il “filosofo della libertà”, proponeva di educare alla civiltà, intendeva proprio questo. A partire dalle buone maniere, dalle buone abitudini e dalla formazione di uno spirito critico è possibile formare cittadini autonomi e liberi. Secondo Locke l’individuo nasce come tabula rasa e forma le proprie idee attraverso l’esperienza. Pertanto, in ogni società devono essere garantite libertà etiche, religiose, politiche e gnoseologiche. Tuttavia per libertà non si intende semplice licenza, che è piuttosto un abuso di libertà, e come cantava Gaber “la libertà non è star sopra un albero”, ma partecipare attivamente al mantenimento di tale libertà. Ormai è chiaro che senza leggi non c’è libertà, in quanto la formazione di norme ha garantito che l’uomo uscisse da quello stato di natura che Hobbes ha descritto come “la guerra di tutti contro tutti.

Per l’Italia tale burrascoso processo ha raggiunto la sua massima e più nobile realizzazione nella creazione di una Costituzione E CHI TRA GLI ALTRI HA SOTTOLINEATO LA FORTE NATURA PEDAGOGICA DELLA NOSTRA Costituzione è Pietro Calamandrei che afferma: la “Costituzione che apre le vie verso l’avvenire. Non è rivoluzionaria, non sovverte violentemente, ma è rinnovatrice, progressiva, mira alla trasformazione di questa società in cui può accadere che libertà giuridiche siano rese inutili dalle disuguaglianze economiche e dall’impossibilità di molti cittadini di essere persone.” Quindi, grazie alla scuola, l’individuo in primo luogo forma la propria personalità, impara ad essere. Successivamente gli vengono insegnate conoscenze e competenze che lo aiuteranno ad affrontare il mondo: i saperi e il saper fare. Quello che spesso si sottovaluta è l’importanza di educare alla socialità, alla convivenza, alla democrazia. Uno dei modi migliori sarebbe studiare il significato e il valore che ha la costituzione per gli italiani, cercando di scavare fra le righe e conoscerne la storia e i valori che essa trasmette. Così come la democrazia per Dewey, la costituzione deve diventare “a way of life”. Per l’Italia avere una Costituzione è stata una delle vittorie più grandi, sicuramente più onorevole di ogni intervento militare.

Non bisogna mai dare per scontato di essere liberi, perché “la libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.(P. Calamandrei, 1955)

Vi lascio con questa frase all’ascolto del discorso sulla Costituzione che Pietro Calamandrei rivolse ai giovani a Milano nel salone degli Affreschi della Società Umanitaria il 26 gennaio 1955 in occasione dell’inaugurazione di un ciclo di sette conferenze sulla Costituzione italiana organizzato da un gruppo di studenti universitari e medi per illustrare in modo accessibile a tutti i principi morali e giuridici che stanno a fondamento della nostra vita associativa.


 

Mariolina Ciarnella
Presidente IRASE Nazionale